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Posso evitare l'imposta di bollo sul conto corrente?
Dicembre è arrivato e in molti si ritroveranno sul proprio estratto conto la voce "imposta di bollo". Che diavolo vuol dire? Qualcuno di voi si è mai chiesto perché vi vengano prelevati quei soldi?
Eccovi qui spiegato l'arcano e come solitamente viene calcolata.
Cos'è il bollo statale?
Il bollo statale è una tassa indiretta su qualsiasi tipo di conto in cui sia detenuto del denaro. L'introduzione di questo onere è relativamente recente, infatti è stata istituita nel 2011 dal governo Monti.
La modalità in cui l'imposta si paga (e quanto si paga) varia dal tipo di conto.
Il bollo si paga su tutti i conti correnti che hanno una giacenza media superiore o uguale a 5000€ e comporta una spesa annuale pari a 34.20€.
Ne sono esenti solo i cittadini con il conto di base, un particolare tipo di conto corrente gratuito per cittadini con un ISEE inferiore ai 7500€ annuali.
Generalmente la banca svolge il ruolo di sostituto di imposta e ogni 31 dicembre prende il denaro dal conto automaticamente e lo versa all'erario.
Questo succede solo se l'istituto bancario ha un iban italiano (IT), nel caso abbiate un conto estero dovete pagare l'imposta di bollo in autonomia dichiarandolo nel quadro RW. In tal caso cambia anche il nome dell'imposta di bollo (IVAFE)
Se ho un conto all'estero, posso schivare questa tassa?
Purtroppo la risposta è no.
Molti credono di poterla evitare con un conto non registrato in Italia. Ma non è così. I vari organi europei sono intercomunicanti.
Una tassa per tutti i conti
Anche se in forma diversa l'imposta di bollo è presente pure sui conti deposito e i conti d'investimento titoli sia in caso di conto titoli che per buoni fruttiferi postali.
In questi casi l'imposta non è fissa ma variabile e pari allo 0,20% sull'intero vincolo, quindi pagate il denaro sul deposito e non sul guadagno ottenuto dall'investimento.
Un'altra differenza con il bollo del conto corrente è quando viene pagato:
Trimestralmente
Semestralmente
Annualmente
Si può scegliere il tipo di rendicontazione nelle impostazioni ma, in generale, è una scelta automatica dell'istituto di credito.
La differenza di rendicontazione rende più o meno difficile eludere questa tassa. Nel caso di un conto deposito con pagamento annuale basta togliere il denaro prima del 31 dicembre e riversare la cifra i primi di gennaio.
Stessa cosa se avete un conto titoli o avete investito in buoni fruttiferi postali.
Cos'è la giacenza media e come calcolarla?
Per capire come evitare di pagare il bollo del conto corrente bisogna capire cos'è e come viene calcolata la giacenza media.
In poche parole, la giacenza media è l'importo medio delle somme presenti sul corrente nel corso dell'anno.
Se questa cifra è inferiore ai 5000€ non si paga il bollo.
La parola "media" è la chiave della comprensione. Potreste avere sul conto corrente una cifra pari a 8000€ per una settimana e non pagare il bollo perché nel periodo successivo il saldo è a zero.
Il calcolo della giacenza media annua è una semplice media aritmetica.
Basta sommare tutti i saldi giornalieri del conto corrente per poi dividere la somma ottenuta per i giorni dell'anno: 365 per gli anni non bisestili e 366 per quelli bisestili.
Se invece di avere una rendicontazione annuale ne avete una trimestrale o semestrale vi basta usare la stessa formula dividendo per i giorni effettivi del periodo considerato.
Nel caso dei conti cointestati il saldo e la giacenza media vengono divisi per il numero dei titolari: 50% se sono 2, 33,3% se sono 3.
Se oltre il conto cointestato avete un conto personale nello stesso istituto i saldi si sommano, quindi occhio a fare il calcolo.
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